giovedì 13 febbraio 2014

Cucinando: pasta pesto ricotta & noci

Quando pranzo a casa da sola non ho esattamente voglia di cucinare. Ciò che voglio dire è che per me cucinare significa dedicare almeno un'ora alla preparazione, mentre per pranzare sola soletta dedico massimo 15 minuti. Un pò perchè sto lavorando al computer un pò perchè avere fame non è la motivazione prima in classifica che stimola la mia creatività culinaria e il mio impegno!
Comunque... oggi ho preparato una pasta con ricotta, pesto e noci che ha due caratteristiche fondamentali: si fa in modo rapido (e semplice) e sporca pochissime stoviglie.

Ingredienti per 1 persona:
- un cucchiaio di ricotta
- due cucchiaini di pesto
- due noci grandi


Difficoltà: bassissima

Tempi di preparazione: 15 minuti

Mettete sul fuoco un pentolino con dell'acqua per cuocere la pasta (ovvio!)
Nel frattempo mettete la ricotta, il pesto e i gherigli di noce sminuzzati nel piatto dove mangerete, non è necessario mischiarli, lo potrete fare dopo.
Cuocete la pasta, scolatela al dente con un mestolo forato direttamente nel piatto sopra gli ingredienti.
Aggiungete mezzo cucchiaio di acqua di cottura, amalgamate per benino e...
Buon appetito!


mercoledì 12 febbraio 2014

Una lampada con un sacco per il bucato

Nel 1964 nasceva la famosa lampada Falkland di Bruno Munari. Una serie di anelli metallici all'interno di un tubo di tessuto di filanca. La semplicità e la genialità in un oggetto. Lui l'ha raccontata così: "Un giorno sono andato in una fabbrica di calze per vedere se mi potevano fare una lampada. - Noi non facciamo lampade, signore. - Vedrete che le farete. E così fu."
Adoro Munari oltre che per la Falkland per questa frase:
"se ascolto dimentico, se guardo ricordo, se faccio imparo"
Fare è la chiave di tutto.
E allora facciamo, sbagliamo e impariamo
La lampada Falkland è solo un esempio di oggetto (di design) riproducibile con materiali di recupero come  un collant e anelli metallici di diametri differenti, ma volendo può ispirare cose (stupide) come questa: una lampada che ha come diffusore un sacco per la biancheria.
Se ne avete uno a casa ma gli avete preferito un altro contenitore, se volete una luce soffusa o se avete una abat-jour che non vi piace più ma che ancora funziona, potete unire i due componenti anomali in una lampada da terra come questa. Nell' ingresso o nel soggiorno fungerà da piantana (con accensione a terra) e addolcirà la luce di un angolo (lettura, relax).



Buon Riciclo!


martedì 4 febbraio 2014

Riciclando: la collana etnica con un pezzo di tubo in rame

Su http://amidakar.blogspot.it/ trovate delle belle ispirazioni con i tessuti wax senegalesi: collane, portachiavi, pantofole e borse. In particolare era da un pò che volevo provare una collana utilizzando come anima interna i cordoncini recuperati dai sacchetti di carta. Per realizzarla è necessario cucire un tubo di stoffa che conterrà il cordoncino e aggiungere eventualmente altre decorazioni. Pur avendo ancora 3 diverse fantasie di tessuto wax ho scelto di utilizzare un avanzo di camicia - fantasia nera su giallo senape - e  un pezzo di tubo di rame ritrovato in mezzo a bulloni e chiodi in una scatola. Il tubo di rame è in realtà il pezzo che ha ispirato tutto: ha qualche graffio e un diametro abbastanza ridotto da adattarsi alle dimensioni del cordoncino infilato nella stoffa
Per chiuderla è necessario solo annodare i due capi del tubo di tessuto... Che dire da ora in poi andrò in giro a cercare scarti di tubi di rame!!!

Buon Riciclo!

lunedì 3 febbraio 2014

Riciclando: portacell semplici

Da un pò non faccio la cronaca dei miei ricicli ma non mi dilungherò a spiegarne i vari motivi... Invece è degna di nota la mia distrazione!!! Ho stupidamente dimenticato il carica batterie del mio cellulare e quando questo si è scaricato ho provato a cercarne uno compatibile in un negozio dell'usato ma il mio cell è vecchiotto e con una presa poco diffusa così alla fine ho dovuto decidere di acquistarne uno nuovo. Crisi mistica perchè quel telefono è un ricordo e perchè funziona e acquistarne un altro mi avrebbe portato inevitabilmente a parcheggiare il precedente. Anche per questo l'acquisto non mi sembrava la cosa più necessaria e ho anche pensato di provare a vivere senza per un pò o almeno fino al recupero del caricatore. Alla fine però ho dovuto cedere. Inutile dire che sto invecchiando e che ci son volute diverse telefonate solo per capire fin dove devo trascinare per rispondere o rifiutare una chiamata. E inutile dire che questa introduzione non è finalizzata a valutare il prodotto ma a giustificare le foto delle bustine per cell che ho prodotto :-)))
Niente di speciale: un pò di finta pelle, un vecchio bottone e qualche cucictura a punto dritto elastico per decorare, ma in questo modo lo schermo del telefono è salvo da graffi quando vaga dentro la borsa in compagnia di penne, chiavi e cianfrusaglie!!!