martedì 3 dicembre 2013

Deumidificare gli ambienti

L'anno scorso casetta ha subito malvolentieri l'arrivo delle piogge e del freddo reagendo con eccessi di umidità, dispersione termica e problemi con il parquet.
 A parte la parete eccessivamente disperdente l'anomalia della casa era il riscaldamento (condominiale centralizzato a gasolio). La temperatura massima raggiunta con la caldaia in funzione era di appena 16°C e i condizionatori non risolvevano il problema di umidità che riusciva a raggiungere anche l'85%. Di conseguenza la temperatura percepita risultava fuori dai valori di comfort igrometrico
Fonte: http://www.miniwatt.it
Per prima cosa abbiamo cominciato a controllare temperatura e umidità con un piccolo termoigrometro. Poi ho provato a costruire un  deumidificatore che raccoglieva un pò dell'acqua di condensa che si formava nell'angolo cottura ma questa soluzione è troppo blanda per problemi di questa portata. Visto che il post risulta uno dei più letti in assoluto, i problemi di umidità nelle abitazioni deve essere ben più di una casualità fortuita. Con tutta la buona volontà del mondo, non esistono piccole soluzioni miracolose ma una serie di interventi che si possono fare definendo prima le cause dell'umidità.
Nel mio caso l'umidità si localizza nell'angolo cottura del salone (come già detto ricavato nell'ex terrazzino) mentre le stanze non mostrano segni di muffe nè odori sgradevoli. Le cause sono un'alta dispersione termica causata dal ponte termico della parete finestrata. A questo si aggiunge probabilmente la produzione di vapore durante la cottura dei cibi. Di conseguenza gli interventi che andrebbero fatti sono:
-montaggio di una cappa aspiratrice sopra i fornelli;
-migliore isolamento della parete finestrata che crea il ponte termico;
-una maggiore efficienza dell'impianto di riscaldamento centralizzato;
-eventuale acquisto deumidificatore elettrico.

Su richiesta del condominio le ore di funzionamento della caldaia sono passate da 4 a 6. In più ci siamo dotati di una radiatore elettrico ad olio e di una normalissima stufa a gas. Il primo ha una buona capacità riscaldante per il bagno (eliminiamo così il termoventilatore) oltre ad "asciugare" ed evitare la condensa; mentre quella a gas la utilizziamo come aggiunta prevalentemente nella sala per la maggiore possibilità di ventilazione. Cerchiamo di arieggiare gli ambienti soprattutto durante i giorni più sereni e la mattina (ma ovviamente se non c'è nessuno a casa le finestre rimangon chiuse).
Per ora siamo riusciti a tenere l'umidità intorno al 50% massimo, e la temperatura intorno ai 18-20° (nei momenti peggiori, l'anno scorso, siamo arrivati a superare l'80% di HR con temperature anche sotto i 12°C). Il parquet ha quindi risentito in maniera minore, per il momento, dell'arrivo della stagione umida. Allo stesso modo la formazione delle muffe, che avevano un intenso ed esteso sviluppo (e che avevo rimosso con la candeggina durante la primavera), sembra attualmente circoscritta ad alcune zone di dimensione molto ridotta.

Per ciò che riguarda la cappa aspiratrice, per la posizione del piano cottura, sarebbe necessaria una sospesa mentre riguardo il migliore isolamento della parete ho scoperto che esistono le pitture termiche isolanti. Il miglior sistema di riscaldamento per ambienti umidi sarebbe una normalissima stufa a pellet o a legna che però hanno la necessità dello scarico esterno e quindi di un intervento importante. Ovviamente, non essendo il proprietario, cerco di limitare i danni come posso e senza grossi investimenti per ciò queste soluzioni vogliono essere più che altro un consiglio!


Ho trovato info interessanti anche qui e qui.

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