venerdì 7 settembre 2012

Elogio della bicicletta, delle piste e delle città ciclabili.

Pare che anche Leonardo avesse inserito nel suo Codice Atlantico (1478-1519) il disegno di qualcosa di molto simile alla bicicletta, ma il suo antenato brevettato è la draisina del conte Karl Drais. 
fonte   http://it.wikipedia.org/wiki/Draisina
Senza pedali ne freni si lavorava più di gambe e piedi!
La bicicletta è quindi un mezzo vecchio, sorpassato come livello di velocità, comodità, protezione  dagli eventi meteorici e livelli di inquinamento senza i quali non avremmo bisogno di leggi ad hoc, ztl, targhe alterne, carburanti ecologici, un mucchio di soldi per la benzina, palestre per dimagrire ecc
Nonostante tutti questi difetti i bambini ancora oggi imparano ad usarla. E gli italiani dopo anni di canzonatura per i turisti che carichi di zaini e pentole affrontavano salite ma sopratutto il traffico delle strade del bel paese un pò la stanno rivalutando.
Cittadini, singoli, in gruppo, in associazione rivendicano il diritto all'uso della bici su strade sicure, in città tolleranti. 
Ho vissuto due anni a Firenze e avevo il terrore di essere travolta sia a piedi che con la bici, nonostante questo un sacco di fiorentini la scelgono come mezzo di trasporto.
fonte   http://www.flickr.com/photos/andreapicchi/4649370782/
A Siviglia invece dove ho vissuto 3 mesi ho scoperto la libertà che questo mezzo pure in una città medio grande può darti. Come piacere nel processo di scoperta della città, come mezzo per raggiungere il posto di lavoro o semplicemente per le uscite notturne, senza essere legato a problemi di orari dei mezzi pubblici o al parcheggio della macchina o alle zone a traffico limitato.
fonte  http://svqenbici.com
Il "carril bici" di Sevilla non è perfetto, sono in molti a lamentare la scivolosità del percorso con la pioggia o parti spesso ingombrate da macchine ecc, però si estende tutt'attorno al centro storico e l'ampiezza delle strade assieme alle protezioni laterali, gli attraversamenti accanto a quelli pedonali mi davano la sicurezza che generalmente ho quando uso la bicicletta nel mio paesino di 1300 abitanti  con estensione di 6 km quadrati, contro i 140 di Sevilla!

Mi manca quella libertà ma le città italiane sono tutt'altro che attrezzate anche quando ci vorrebbe poco in termini di interventi e spese correlate. Le strade sono ancora esclusiva proprietà delle automobili e i ciclisti sono considerati fastidiosi, pericolosi, spericolati!
E a proposito di bicicletta e Spagna: questi due ragazzi hanno pedalato da Sevilla costeggiando tutto il mediterraneo (Italia Compresa) per 20.000 km e 22 nazioni con un tandem, per l'unione dei popoli e per la diffusione dell'uso della bici. Il loro sito è ricco di immagini, informazioni e video e merita più di uno sguardo!


fonte  http://tandem-nostrum.org/


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