venerdì 15 giugno 2012

Viaggiando: Sevilla

Tutti sanno quanto è bella Sevilla. Chi non c'è stato e chi c'è stato. Chi l'ha visitata da turista e chi almeno per un pò ci ha vissuto.
La bellezza di Sevilla non è solo merito della città costruita, con la Catedral, la Giralda, los Reales Alcazares, le viuzze della Juderia, la Torre del Oro, il Gualdalquivir e il suo intorno, la muralla de la Macarena, il Centro Andaluz de Arte Contemporanea nel Monasterio de la Cartuja ecc. La bellezza di Sevilla è sopratutto merito della città vissuta, dai suoi abitanti prima che dai turisti.
Plaza de Espana
Quello che in pochi conoscono di Sevilla è quel pezzo di Casco Historico nord poco recettore di turisti ma cuore delle iniziative decrescentiste, ecologiche, sociali e quei frammenti di campagna e di vita contadina che nel nord della città ma anche in pieno centro storico lasciano a bocca aperta tutti.
Orto autogestito del Rey Moro (calle Enladrillada)

Orto autogestito del Rey Moro 
Scambio libri al Huerto del Rey Moro
Se dunque andrete, tornerete, vi trasferirete a Sevilla procuratevi innanzitutto una bici: è pieno di talleres dove potete comprarne una oppure con la tessera di Sevici potrete utilizzare quelle pubbliche.
E poi oltre il solito giro turistico arrivate fino al Huerto de San Geronimo e nella zona della plaza de Pumarejo. Fatevi una chiaccherata da Relatoras, partecipate alle attività dell'Ecolocal. Andate a conoscere Julian negli orti del Camino de la Reina e Luciano al Huerto del Rey Moro. Bevete una birra il venerdi al mediodia dietro il mercado de calle Feria, assaggiate gli involtini di zucchine e gamberi con miele de Los Ninos de la Flor o il formaggio di capra del mercato di prodotti bio dell'Alameda. Esplorate e fermatevi a chiacchierare con la gente. Vale la pena. E ricordate che un andaluso non vi negherà mai la sua compagnia, ma la sua amicizia e la sua fiducia vanno conquistate dia a dia.





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